Aprile, ancora orfani d’arte. Chiuse gallerie e mostre, le muse continuano a tacere. Non poche le deroghe previste per diverse categorie, ma difficoltà a catena per il settore della cultura e gli addetti ai lavori. Tuttavia proprio in questo momento, auspicabilmente superando l’idea di chiusura totale – da quando i musei sono spazi in cui ci si assembra? – se decidiamo infine di essere propositivi e lavorare con vera convinzione al ritorno in sicurezza del pubblico, possono nascere sinergie interessanti. La scorsa estate, in una fase di ripresa delle attività con l’inaugurazione di allestimenti di rilievo – penso ai grandi eventi celebrativi del Barocco in Piemonte – si è…
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