Lo sfigato – Estratto da “La lebbra”, romanzo di Iannozzi Giuseppe – Edizioni Il Foglio
Estratto da La lebbra
La ragazza mai si accorse di Martino, anzi sì, non però in maniera gradevole, difatti Martino divenne lo sfigato, quello da prendere per i fondelli. Da bambino, come poi da ragazzo, Martino era un tipo insignificante. Fosse stato brutto sarebbero state giuste le crudeltà inflittegli. Fosse stato bello va da sé che le ragazzine se lo sarebbero bisticciato. Invece era insignificante. Anonimo. Un tipo uguale ad altri milioni al mondo. Cristina gli appiccicò l’etichetta di sfigato, perché c’era semplicemente bisogno di uno che lo fosse sul serio o per finta….
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