Il frate, la prostituta e la bambina
Iannozzi Giuseppe
2200 dopo Cristo
Gli strati cobalto del cielo sposavano la sua tristezza: un tramonto tanto bello era raro vederlo sulla colonia di Venere.
Con passo incerto stava attraversando un prato. L’erba gli solleticava le caviglie nude, calzava delle pianelle quasi disfatte dal tempo, piedi che affondavano in perle di fresca guazza: non poteva negare a sé stesso che era piacevole sentire l’umido su quella porzione di pelle che l’esoscheletro non copriva.
Daisy era seduta in mezzo all’erba alta, circondata da alcuni cespugli artificiali di pervinche.
Tiresia si avvicinò alla bambina.