L’anziano, il bastone, il Parkinson

 

L’anziano, il bastone, il Parkinson

Iannozzi Giuseppe

Si trovava in quel posto da un po’ di tempo, almeno così gli pareva. Nella sua testa albergava tanta confusione. Gli alberi non gli dicevano niente; più si sforzava di ricordare e più andava nel pallone. Se qualcuno gli avesse chiesto come si chiamava, l’uomo non avrebbe saputo rispondere; probabilmente avrebbe schiuso la bocca, si sarebbe passato la lingua sul labbro inferiore, avrebbe balbettato, e forse avrebbe pianto. Non faceva freddo, ma l’uomo accusava un gran malessere: le ossa gli dolevano, mani e piedi li sentiva ghiacciati, era come se il sangue avesse smesso di scorrergli nelle vene. Si guardava intorno, cercando di…
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