Per noi Valsuganotti che imparammo a sciare negli anni settanta, la Panarotta rappresentava una sorta di dea Epona, protettrice dei giovani, che garantiva salute e forza fisica. E così noi, poco più che bambini, coi Giovedì della neve venivamo iniziati a questo sport, ma anche al contatto diretto con la natura sulle discese e tra gli abeti di quella tranquilla e famigliare stazione sciistica.
Terza puntata. L’attrezzatura.
Il gruppone del giovedì era diviso in due fazioni. Da una parte noi e dall’altra gli Habitué delle piste attrezzate. Noi solitamente sciavamo inerpicandoci su qualche prato della Marzola, non come cultori dello sci alpinismo ma perché lo skipass o il più economico abbonamento a punti, era…
Leggi l’intero articolo su: https://paolisergio.com/2024/11/15/panarottamata-3/