La vita era cadenzata dai rintocchi delle campane della Chiesa. Non servivano orologi.
Il nostro paese era così piccolo che non c’era nè la caserma dei Carabinieri e nemmeno la farmacia, quindi, l’autorità locale indiscussa era ovviamente il parroco, rigorosamente in tonaca e berretta nera. Questa entità, che aveva sposato i nostri genitori, che ci aveva battezzato e che ogni anno si presentava a casa con chierichetto e boccetta di acqua Santa a spruzzare goccioline benedette per mondarla dall’eventuale presenza del maligno, da noi si chiamava Don Giovanni. Per noi piccolini rappresentava la giusta via di mezzo tra l’immateriale e solenne spiritualità, e la concretezza dei sonori sganassoni che dispensava a chiunque si distraeva durante le sedute di…
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