Oggi Rachele è arrivata in ufficio con un buongiorno tuonante, un acquazzone anzi! Si sentiva anche il rumore dei tacchi sulla moquette, una marescialla in pectore. Mette la borsa sulla scrivania con il rumore del montacarichi dei furgoni durante la consegna delle lavatrici di notte. Poi si è girata verso il suo collega, Egidio, e gli dice: “Eggì, ho fatto un sogno stanotte, stranissimo …” e comincia a parlare con un soffio di voce, in modo che sentisse solo Egidio, ma poi il sogno lo ha detto a tutto l’ufficio, con variazioni sul tema:
“Ho sognato che stamattina arrivavo in ufficio e trovavo la mia scrivania di fronte alla finestra, davanti a me vedevo il giardino interno del palazzo, il prato tagliato di fresco e gli alberi che cominciavano a fiorire.