Il suicidio di Salgàri
di Iannozzi Giuseppe
Non avrebbe mai dovuto scrivere il primo racconto e mai avrebbe dovuto imparare a leggere. Bruno adesso lo sapeva, ed era troppo tardi. Quante candeline aveva spento? Sessanta. E cosa aveva ottenuto? Lo scherno del suo riflesso allo specchio. Aveva voluto fare di testa sua, non dare retta ai consigli di amici e parenti, così adesso era un fallito costretto a mendicare un caffè e a fumare sigarette di pessima qualità. Ma presto l’ignominia che in tanti anni si era acquistato scialacquando i suoi giorni su mappe e libri, sarebbe finita.
Con sguardo assente, Bruno camminava lungo lo stretto marciapiede…
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