LA MORTE AMA SCHERZARE
Iannozzi Giuseppe
Grondante di sudore, Giorgio si nettò la fronte con il dorso della mano. Aveva cercato riparo sotto le fronde degli alberi, ma continuava a sudare profusamente. Bestemmiò un paio di volte, sicuro che nessuno lo avrebbe ripreso, e in effetti pareva non ci fosse anima viva lungo il viale alberato. Per tutta la vita aveva fatto il becchino, adesso aveva settanta anni suonati, e non aveva nessuno al mondo; non si era sposato, né aveva intrattenuto chissà quali relazioni sociali con il mondo dei vivi, per cui sulla sua agendina non c’era il numero di un solo amico da disturbare nel cuore della notte. Giorgio aveva visto migliaia di persone finire dentro…
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